La gravidanza – non occorre dirlo – è un periodo di intensi cambiamenti fisiologici, ormonali, metabolici e psicologici nell’organismo della futura mamma, che a volte possono comportare una serie di disturbi e fastidi iniziali di diversa durata e intensità.
Mettendo da parte la classica condizione di nausea e vomito che si può presentare nel primo trimestre gestazionale, tra i disturbi dolorosi che più vengono segnalati dalle donne in dolce attesa nei primi mesi di gravidanza, troviamo:
- Acidità di stomaco o sensazione di gonfiore
- Tensione mammaria, dolore o indolenzimento al seno
- Piccoli crampi alla pancia
- Mal di testa
- Mal di schiena
- Dolore lieve pelvico, nella parte bassa dell’addome (acuto o simile a crampi mestruali)
Sebbene questi siano considerati sintomi nella norma se collegati ai cambiamenti in gravidanza, che non dovrebbero destare quindi particolare preoccupazione, tuttavia è sempre meglio evitare qualsiasi tipo di diagnosi fai-da-te e riferire sempre tutto allo specialista di fiducia, che saprà valutare caso per caso e dare le giuste indicazioni.
Tieni comunque presente che in gravidanza un dolore forte deve essere sempre considerato da un medico, soprattutto all’inizio e soprattutto se è acuto, perché potrebbe essere associato a una gravidanza extrauterina.
Dolori delle prime settimane: probabili cause collegate alla gravidanza
Generalmente i dolori delle prime settimane di gravidanza tendono a essere episodici, a esaurirsi col passare del tempo e comunque possono essere attenuati e gestiti facilmente adottando uno stile di vita il più possibile sano e concepito per assecondare il corpo che sta cambiando, in particolare abolendo situazioni di stress e fatica, fumo alcool e sostanze stimolanti, prendendosi pause di riposo e rilassamento, indossando tessuti naturali e comodi, mantenendo posture corrette nel sonno e nella quotidianità e adottando un’alimentazione adeguata al proprio stato (meglio tanti piccoli spuntini che pochi pasti principali abbondanti, ecc). Anche l’agopuntura è un ottimo rimedio per questi disturbi della donna incinta.
È il caso ad esempio del bruciore di stomaco, dovuto a problemi di reflusso gastrico determinati dall’azione dell’ormone progesterone, il quale, oltre che sull’utero, agisce sul rilassamento di tutta la muscolatura liscia gastrointestinale, influenzando il tono della valvola dell’esofago.
Per quel che riguarda i mal di testa in gravidanza, le cause correlate a questo stato possono essere molteplici: variazioni dei livelli ormonali, aumento del volume del circolo sanguigno, tensioni muscolari dorsali e cervicali, tensioni emotive. Il medico escluderà altre origini, ad esempio gli sbalzi di pressione.
Di norma e senza fattori pregressi di rischio, i malesseri isolati come i lievi crampi alla pancia possono essere dovuti a gonfiori e gas addominali, maggiore afflusso di sangue all’utero, sbalzi ormonali o altre modificazioni dell’utero a seguito del concepimento, mentre ad esempio il dolore pelvico, in assenza di altri sintomi e segnali d’allarme, può avere come cause la fisiologica formazione di un corpo luteo cistico su un ovaio, o i normali spostamenti e la tensione di ossa e legamenti (legamento rotondo che sostiene l’utero), per fare spazio al feto.
Se però i dolori persistono o diventano particolarmente forti o sono accompagnati da altri sintomi come detto sopra è sempre meglio rivolgersi subito al proprio medico di fiducia, per escludere patologie comuni come i calcoli ai reni o alla cistifellea, le appendiciti, le infezioni genito-urinarie e gastrointestinali, o altre condizioni magari meno diffuse ma più severe (come gravidanza ectopiche o aborti spontanei) che è necessario gestire per tempo.