Endometriosi: quando serve la chirurgia? I criteri da valutare con attenzione
L’impianto embrionale è una delle fasi più delicate e decisive nel processo riproduttivo, sia naturale che assistito. È il momento in cui l’embrione si “ancora” alla parete dell’utero e inizia la gravidanza vera e propria. Quando questo passaggio non avviene correttamente, può essere difficile ottenere una gestazione, anche se la fecondazione è andata a buon fine.
Cos’è l’impianto embrionale?
Dopo la fecondazione, l’embrione percorre le tube di Falloppio fino a raggiungere la cavità uterina, dove — intorno al 6°-7° giorno — avviene l’impianto: l’embrione si appoggia all’endometrio e inizia a interagire con esso. Inizia così un dialogo biochimico tra embrione e utero che permette la formazione della placenta.
Quando avviene?
Nel ciclo naturale, l’impianto avviene circa una settimana dopo l’ovulazione. Nei cicli di procreazione medicalmente assistita (come la FIVET), l’embrione viene trasferito in utero in un momento preciso, scelto proprio per favorire un impianto ottimale.
Cosa può ostacolare l’impianto?
Sono diversi i fattori che possono compromettere questa fase:
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Alterazioni dell’endometrio, come polipi, miomi o sinechie
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Infiammazioni o infezioni endometriali non diagnosticate
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Squilibri ormonali, soprattutto legati al progesterone
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Bassa qualità embrionaria
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Problemi immunologici o genetici
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Stress cronico e fattori ambientali
In presenza di fallimenti ripetuti d’impianto, è fondamentale eseguire approfondimenti mirati, con esami come l’isteroscopia, il test ERA (per valutare la ricettività endometriale) o analisi genetiche dell’embrione (PGT-A).
Si può migliorare l’impianto?
In molti casi sì. Migliorare lo stile di vita, trattare eventuali alterazioni uterine, personalizzare la preparazione endometriale e scegliere accuratamente il momento del transfer sono strategie efficaci per aumentare le probabilità di successo.
L’impianto embrionale non è solo un evento biologico: è un equilibrio perfetto tra ormoni, cellule e ambiente uterino. Comprenderlo è il primo passo per aiutare le coppie ad affrontare con maggiore consapevolezza il percorso verso la genitorialità.
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