L’età è sicuramente uno dei parametri più importanti che condizionano la capacità riproduttiva di una donna. Dopo il 35° anno di età, infatti, si verifica per la donna una significativa, progressiva ed irreversibile riduzione della capacità riproduttiva. È stato riportato che circa il 30% delle coppie in cui la donna ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni sono infertili. Il fattore età è strettamente correlato ad alterazioni quantitative e/o qualitative a carico degli ovociti. Con l’aumentare dell’età, aumentano i livelli di FSH e dunque si riducono le probabilità di una possibile gravidanza.

Oltre all’età, altri fattori possono provocare disfunzione ovulatoria e quindi riduzione delle capacità riproduttive femminili; tra queste ricordiamo la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), le disfunzioni/insufficienze ipotalamo-ipofisarie (alterata secrezione di gonadotropine, iperprolattinemia, ecc.), il deficit della fase luteale.

La funzionalità ovarica viene indagata con l’ecografia transvaginale e con specifici dosaggi ormonali.