Trasferimento intratubarico di gameti (GIFT)

Le pazienti candidate a tale tecnica sono quelle con funzione tubarica integra. Come per tutte le altre tecniche ART, tutti i regimi comprendono l’induzione dello sviluppo follicolare multiplo con gonadotropine dopo down-regulation con agonisti del GnRH. Nel transfer della GIFT, gli ovociti vengono prelevati per via trans vaginale o laparoscopica ed immediatamente posizionati per via laparoscopica nelle tube insieme allo sperma processato.

Fertilizzazione in vitro (FIVET)

Le pazienti candidate alla FIVET comprendono quelle con indicazione primaria (assenza di tube, occlusione tubarica bilaterale non suscettibile di riparazione chirurgica) e quelle nelle quali terapie alternative hanno fallito (non concepimento entro 12-18 mesi da una riparazione tubarica o fallimento di 3-6 cicli di induzione dell’ovulazione abbinati ad IUI).

Il protocollo standard della FIVET consiste nella induzione dell’ovulazione multipla con gonadotropine e GnRHa, somministrazione di hCG e prelievo ovocitario per via transvaginale eco guidato. A questa fase fa seguito la fecondazione artificiale vera e propria che consiste nel collocare nella medesima piastra di coltura l’ovocita e gli spermatozoi, attendendo che questi procedano alla fertilizzazione. Gli embrioni ottenuti vengono trasferiti in utero dopo 48-72 ore dal prelievo ovocita rio.
È utile il supporto della fase luteale con hCG o progesterone.

Tecniche di micromanipolazione (ICSI e IMSI)

Vengono utilizzate o in caso di grave oligoastenospermia o quando le tecniche tradizionali hanno fallito. Tra le tecniche di micromanipolazione, la più utilizzata è la ICSI che consiste nella iniezione diretta di un singolo spermatozoo all’interno del citoplasma ovocitario.